Brevi articoli informativi su temi riguardanti la psicologia. Potrete approfondire la natura di alcuni sintomi, la complessità della mente e partecipare al viaggio verso la storia della psicoanalisi.
Spesso si parla di forme di bullismo tramite social, in particolare in adolescenza. Pertanto ho deciso di fare chiarezza sulle forme di questo fenomeno.
Il cyberbullismo é una forma di prevaricazione svolta con intenzione e ripetuta nel tempo, mirata a danneggiare la persona (es. compagno di scuola, amico) tramite tecnologie (internet, cellulare, social e sms).
I comportamenti tipici di tale fenomeno possono essere la presa in giro con offese, diffusione di notizie false, oppure invio di foto ad insaputa della persona.
Sono stati catalogati 8 TIPI DI CYBERBULLISMO (fonte Miur):
flaming: invio di sms violenti e volgari per suscitare scontri verbali
harassment: invio ripetuto di messaggi con insulti per ferire
denigration: parlar male di qualcuno per danneggiare la sua reputazione tramite e-mail o messaggi
impressionation: sostituzione di persona, ossia il farsi passare per un'altra persona ed inviare messaggi o pubblicare testi (post sui social)
exposure: pubblicazione on line di informazioni private e/o imbarazzanti su un'altra persona
trickery: inganno, ossia ottenere la fiducia di una persona per poi pubblicare o condividere con altri le informazioni confidate
exclusion: escludere deliberatamente una persona da un gruppo al fine di ferirla
cyberstalking: ripetute minacciose molestie e denigrazioni
Le tecnologie quindi vengono usate con lo scopo di intimorire, mettere in imbarazzo e far sentire a disagio le persone. Queste aggressioni via media possono talvolta avere seguito trasformandosi in episodi di bullismo.
LA VITTIMA E I SEGNALI DEL CYBERBULLISMO
Le offese, minacce e ricatti creano nella vittima tensione psicologica che può avere conseguenze molto gravi; ad esempio riduzione dell'autostima, calo del rendimento scolastico, isolamento, fino ad arrivare ad ansia e attacchi di panico.
Spesso le vittime hanno timore a parlare con i genitori, vi sono però alcuni segnali che possono essere un campanello d'allarme:
Utilizzo eccessivo di Internet o al contrario rifiuto di utilizzare Internet
Chiusura veloce di finestre del computer quando si entra nella camera;
Frequenti invii attraverso Internet dei compiti svolti;
Immagini insolite trovate nel computer
Disturbi del sonno;
Disturbi dell'alimentazione;
Disturbi psicosomatici (mal di pancia, mal di testa, ecc.);
Mancanza di interesse in occasione di eventi sociali che includono altri studenti;
Chiamate frequenti da scuola per essere riportati a casa;
Perdita di denaro;
Perdita di oggetti personali.
La paura di guidare l'auto è oggi uno dei disagi più diffusi; questa paura può diventare un problema se :
• La paura di guidare produce blocchi, che interferiscono con la vita quotidiana: la rinuncia a spostamenti per il lavoro o a mantenere una vita sociale.
• Si ha paura di perdere il controllo della propria auto o di essere investiti da altri veicoli.
• Si è terrorizzati dal traffico, autostrade o dall'attraversare gallerie.
• La paura di mettersi alla guida rende agitati anche nelle situazioni più tranquille.
Quali possono essere la cause di questa paura ?
Nella maggior parte la causa inconscia é la mancanza di fiducia in se stessi e il conflitto fra autonomia e bisogno di supporto da parte degli altri.
Chi teme di guidare l'auto, spesso, è anche ossessionato nel bisogno di controllo di se stesso, del suo ambiente e di ciò che accade intorno. Questo genera paura di procurare o subire un incidente, di perdere il controllo della propria auto.
Ma in fondo guidare l'auto vuol dire poter essere autonomi, spostarsi e scegliere, ciò scatena un conflitto interiore: desiderio di indipendenza da imposizioni e legami, bisogno di dipendenza con il timore associato di non essere in grado di pilotare la propria vita da soli.
Sigmund Freud nasce il 6 Maggio 1856 a Freiberg, in Moravia; si laurea in medicina nel 1881 e dopo un trasferimento di tutta la famiglia a Vienna, lavora per un periodo nel laboratorio di neurofisiologia.
Nel 1882 si specializza in neurologia e nel 1885 ottiene una borsa di studio che gli permette di accedere alla scuola di neuropatologia della Salpetrière, diretta dal celebre Charcot, anche se non condivide le nozioni che gli vengono insegnate.
Nel 1886 si sposa con Martha Bernays , in seguito ha sei figli fra cui la più famosa è Anna Freud, che proseguirà con la psicoanalisi in ambito infantile.
Nel frattempo stringe amicizia con lo studioso Josef Breuer, con il quale pubblica nel 1895 il testo "Studi sull'isteria" e inizia una grande collaborazione e interesse per l'ipnosi, che porterà Freud a fondare la psicoanalisi.
Fra il 1899 e 1900 pubblica "L'interpretazione dei sogni", un' opera fondamentale per il pensiero e pratica clinica e che avrà molta influenza su altri studiosi.
La salita al potere del nazismo costringe Freud, da anni malato di cancro, all'esilio a Londra nel 1938 e dove nel 1939 morirà.
Secondo la psicoanalisi la persona porta parti di sé idealizzate sull'altro, non essendo così realista e critico; in seguito dovrebbe introdurre elementi di realtà e rivedere l'immagine dell'altra persona, anche con spirito critico.
L'amore viene oggi considerato distinto in tre fasi: inizialmente si tratta di infatuazione, ossia dove regna la passione e vengono così minimizzate le differenze.
Poi vi è la fase dell'innamoramento vera e propria, dove si approfondisce la conoscenza dell'altra persona. Infine vi è la differenziazione, ossia una fase complessa in cui la relazione potrebbe anche terminare, qui emergono differenze, criticità e aspetti più reali del funzionamento di entrambi i partner. Così è necessario ritrovare un nuovo modo per vivere la relazione di coppia; in questa fase diviene centrale l'affetto. La fase finale è la fase in cui l'amore che emerge per l'altro è per come è: con pregi e difetti, con le gioie e i dolori della quotidianità. Sempre pronti a nuovi adattamenti fra uno e l'altro.
Una teoria dell'amore indica la necessità che vi sia passione, impegno ed intimità; la difficoltà è spesso portare avanti ciò nel lungo tempo e nelle difficoltà.
Vi sono per ò persone che in maniera patologica amano " troppo ", ossia non concepiscono il partner come " altro separato da sé " o hanno la tendenza a riprodurre gli errori nella scelta del compagno, o che hanno ideali di salvezza nei confronti dell'amato; ci ò porta a difficoltà nella relazione di coppia.
La menopausa indica il termine della fertilità e della capacità di concepire, è associata generalmente a cambiamenti importanti del fisico e del benessere psicologico, che possono alterare la routine della vita quotidiana. I sintomi : disturbi del sonno, ossia calo delle ore di sonno o modifica del ritmo sonno- veglia, associati a risvegli notturni frequenti. Disturbi del tono dell'umore: irritabilità, malinconia, angosce, disturbi depressivi o accentuazione di alcuni tratti depressivi già presenti nella donna. Tachicardie, sensazione di caldo eccessivo Riduzione del desiderio sessuale o dolore durante i rapporti sessuali Cambio del metabolismo corporeo Mutamento dell'equilibrio ormonale. Nel primo periodo mestruazioni irregolari Sintomi correlati sono osteoporosi e disturbi cardiovascolari. Le modifiche ormonali hanno conseguenze sull'umore, in tal caso diviene difficile contenere le emozioni, il senso di controllo rispetto alle situazioni viene meno, pertanto è importante dedicarsi del tempo per capirsi e capire cosa sta succedendo dentro e fuori di se, talvolta diviene indispensabile rivolgersi al medico di base, specialisti o intraprendere un percorso di sostegno psicologico individuale
Per approfondire ascolta l'intervista
Quelli che generalmente ed erroneamente vengono definiti disturbi sessuali sono chiamate disfunzioni sessuali.
Esse possono generare difficoltà nella coppia, senso di menomazione e incapacità a gestire l'intimità, divenendo così fonte di frustrazione sia per l'uomo che per la donna. Spesso la persona cerca di evitare il momento dell'intimità o si sforza per far sentire appagato il partner.
Le disfunzioni sessuali vengono classificate in quattro macro gruppi: primarie, dovute a condizione medica generale, dovute all'uso di sostanze e non altrimenti specificate.
- Le disfunzioni sessuali primarie non hanno una causa medica e non sono dovute all'utilizzo di farmaci o terapie mediche specifiche, ma sono legate a problemi nel funzionamento sessuale che causano disagio nella persona o difficoltà nelle interazioni personali, anche ad esempio nella vita di coppia.
Esse includono :
disturbo del desiderio sessuale
disturbi dell'eccitazione sessuale maschile e femminile
disturbi dell'orgasmo femminile ed anche maschile, nel caso dell'uomo viene inclusa anche eiaculazione precoce.
disturbi legati a dolore sessuale ( dispareunia e vaginismo ).
- Vi sono altre disfunzioni sessuali, invece, causate dagli effetti fisiologici diretti legati a condizione medica generale e non sono dovute a disturbi mentali ( ad esempio depressione ).
- In alcuni casi la disfunzione sessuale pu ò essere pienamente spiegata dall'utilizzo di sostanze, pertanto i sintomi si sono sviluppati dopo un'intossicazione da sostanze o entro il mese successivo da essa. Oppure è legata all'utilizzo di farmaci, in tal caso è necessario contattare il medico per capire quali altri farmaci sostitutivi è possibile utilizzare. Le sostanze a cui si fa riferimento sono : alcool, cocaina, amfetamine, sedativi, ansiolitici. Nel caso in cui i sintomi esistano da prima dell'utilizzo allora sono da inserirsi nelle disfunzioni sessuali non causate da condizione medica generale o da uso di sostanze.
- Vi è infine una categoria diagnostica che comprende le disfunzioni sessuali che non rientrano nei criteri precedenti e di cui non si riesce a definire la causa scatenante, ma vengono comunque definite disfunzioni sessuali.
( fonte diagnostica per i criteri di classificazione DSM IV- TR )
L'ansia può essere un campanello dall'arme che lancia il nostro fisico, forse per informarci che stiamo esagerando con lo stress, ma può divenire un “problema” quando è troppo elevata e costante. In queste situazioni si tratta di Disturbi di Ansia, essi si dividono principalmente in queste sottocategorie:
- attacco di panico ( con o senza agorafobia )
- fobia specifica
- fobia sociale
- disturbo ossessivo-compulsivo
- disturbo post- traumatico da stress
- disturbo acuto da stress
- disturbo d'ansia generalizzato
Le più diffuse oggi sono:
Dott.ssa Croci Annalisa - Via della Ferrovia 13 Centro Medico Aesculapio, Gavardo (Brescia) - Via Gardesana 87, Prevalle (Brescia) - P.iva 03311450989 - [email protected]